Oggi vorrei partire dal principio, dal motivo per il quale è nato questo blog: colmare il vuoto di educazione finanziaria presente tra i giovani.
Quando ho frequentato il corso di Economia dell’impresa nella mia università mi sono accorto della grande mancanza di quest’aspetto dell’educazione tra i miei coetanei.
C’era chi non aveva chiaro la differenza tra ricavo e guadagno, chi non aveva mai visto un bilancio prima e chi non aveva idea di cosa fosse un interesse composto.
In generale ho notato che molti sottovalutano l’importanza dell’educazione finanziaria, soprattutto a questa età.
La domanda che molti si facevano durante il corso era: ma a cosa mi serviranno queste cose? Cosa me ne importa? E magari sono le stesse domande che ti poni tu quando ti dicono che l’economia e l’educazione finanziaria sono importanti.
Bene allora voglio risponderti, cercando di farti cambiare prospettiva.
Hai 3 minuti? 😉
“Qualunque somma tu abbia, spendi meno.”
E’ ovviamente una provocazione quella lanciata da Samuel Johnson, critico letterario vissuto nel ‘700.
Ma se non hai basi economiche, se non ti sei mai domandato perché paghi le tasse all’università e quale sia la differenza tra tasse e imposte, non è poi così estrema come sembra.
Tranquillo, non sei solo
Non è un segreto che l’Italia sia un popolo di risparmiatori, infatti secondo il report del 2019 dell’European Payment Consumer, l’84% degli italiani mette da parte una percentuale dello stipendio ogni mese, a fronte di una medie europea che si attesta al 75%.
Non c’è nulla di sbagliato in questo se non che da una ricerca pubblicata nel 2018 dalla Banca d’Italia emerge che solo il 30% degli italiani intervistati ha raggiunto un livello di conoscenza di temi legati alla finanza personale, al risparmio e agli investimenti; contro una media Ocse del 62%.
Ciò materialmente si traduce in incomprensione di fenomeni finanziari di tutti i giorni, incapacità della gestione del rischio e/o di calcolo di un tasso di interesse semplice.
Ad esempio, quando ascolti la parola ‘spread’ al telegiornale, sai cosa significa?
Gestisci le tue spese e le tue entrate mensilmente?
Hai mai pensato ad un piano di accumulo del capitale per i prossimi 20 anni?
C’è un gap, un vuoto di educazione finanziaria da colmare tra i giovani.
La capacità patrimoniale e la poca educazione finanziaria non sono compatibili, anzi potenzialmente distruttivi.
Alla radice di questo divario, a mio avviso, ci sono due motivi principali.
Il primo legato alla formazione vera e propria, cioè al percorso didattico proposto in Italia. Il secondo, figlio anche del primo, è la marea di falsità che si trova online quando si cerca di capire qualcosa sull’argomento.
Educazione finanziaria e dintorni off limits
Perché tutto quello che studio poi non mi serve nella vita di tutti i giorni?
Che senso ha studiare ciò che mi insegnano?
Immagino tu sia uno studente, un universitario oppure un giovane lavoratore e che, almeno una volta, ti sia capitato di porti queste semplici quanto complicate domande.
Prima di tutto voglio rassicurarti e dirti che nessun minuto del tempo passato a studiare è sprecato, puoi starne certo. Ma, a parte questa quanto meno ovvia premessa, è sicuramente vero che alcune materie siano più pratiche di altre, più a contatto con la nostra vita quotidiana.
A proposito: quante volte ti è capitato di applicare una materia nella vita di tutti i giorni? Immagino non molte.
Ecco, l’economia invece è una di queste!
Se non hai mai studiato economia a scuola, è normale pensare che questi temi non ti riguardino, come non saperne di fisica o scienza.
Non è esattamente la stessa cosa.
Seppur siamo consci del fatto che la fisica ci riguardi eccome nel nostro vivere nel mondo, non conoscerne le nozioni essenziali, le fondamenta, non è poi così limitante dal punto di vista quotidiano.
L’economia, la gestione del tuo patrimonio invece, è ahimè una cosa che ti riguarda molto più da vicino.
Da quando vai a fare la spesa, a quando decidi quale proposta di lavoro accettare.
Non esserne a conoscenza è davvero limitante.
Lascia che ti porti un esempio.
Conosci il gioco “preferiresti?”
In questo caso preferiresti: vedere una puntata della tua serie preferita su Netflix oppure studiare per prendere un buon voto all’esame?
Questa volta la scelta non è stata così difficile ammettilo.
Eppure, sappi che la scelta di guardare un film piuttosto che studiare è un costo. Può sembrare strano, ma è proprio così.
In economia è detto Costo opportunità.
In questo caso il costo opportunità è dato dal costo dell’abbonamento a Netflix più l’opportunità di avere un buon voto all’esame.
La domande quindi sono: ne è valsa la pena?
Quanto vale la visione di un film?
Cosa hai perso ora guardando il film?
Cosa perderai in futuro per aver visto oggi il film?
Ma non fermarti qui. Prova a trasferire questo concetto a un contesto più grande. “Quest’estate vado in vacanza o compro una macchina nuova l’anno prossimo?”, ad esempio.
Se non ti sei mai posto queste domande, inizi a capire cosa intendo quando scrivo di vuoto di educazione finanziaria tra i giovani.
In questo caso i soldi non c’entrano direttamente, ma volevo farti passare un primo concetto di economia, attuabile nella vita di tutti i giorni.
Non servono grandi studi, serve essere consapevoli.
E’ brutto da dire, ma il denaro controlla un po’ tutte le nostre attività.
Cosa ci possiamo permettere e cosa no, dove andare in vacanza e dove no e più in generale la nostra vita e le nostre decisioni.
Non sta a me dire se ciò sia giusto o sbagliato, tu avrai il tuo punto di vista e va bene così.
Ma se provassimo a interpretare il denaro non come il fine del nostro fare, ma come il mezzo per raggiungere il nostro volere, allora le cose cambiano.
E cambiano radicalmente.
Prova a pensare al denaro come una macchina, un semplice mezzo per spostarti da una parte all’altra, che ti permette di cambiare il tuo stato attuale.
Guideresti la tua macchina senza patente e a occhi chiusi? Perché di questo si tratta.
Non lasciarti influenzare dai termini complessi usati in economia o dalle false notizie che trovi online che ti inondano di favole sulla libertà finanziaria, sui soldi facili e altri mille stupidaggini.
Si tratta semplicemente di gestire quel mezzo, quella macchina, nel modo più responsabile possibile.
La scuola: un altro vuoto di educazione finanziaria?
Negli USA 17 stati richiedono agli studenti dell’high school di frequentare il corso di finanza personale.
In Portogallo è insegnata nelle scuole come anche in Lettonia.
In Italia purtroppo l’unico modo per accedere a questi argomenti è concentrare i propri studi sull’economia.
Sicuramente limitante e non un’ottima visione statale dal punto di vista educativo. Ciò porta i giovani nel migliore dei casi a interessarsi a questi argomenti in un periodo economicamente felice oppure a scontrarsi con essi quando diventano un’ostacolo.
Sapere cos’è un investimento, come metterlo in pratico, come pagare le bollette o gestire i propri soldi del mese non dovrebbero essere segreti, concetti per pochi appassionati.
Nan J.Morrison, CEO of the Council for Economic Education sostiene che insegnare educazione finanziaria in età scolare è il momento migliore perché, dice:
“Cominciare qui risolve il problema, prima che diventi un problema”.
Difficile rivoluzionare il sistema scolastico partendo dal basso.
Sono scelte prese dagli Stati, dagli organi competenti.
A mio avviso basterebbe poco per far passare concetti basilari (azione, obbligazione, piani di risparmio, interesse composto) che in New-Jersey vengono insegnati a 12-13 anni.
Ma sicuramente si può iniziare, appassionarsi e rendersi conto in autonomia, cercando sempre le giuste fonti.
Continua a farlo qui, torna su EcaTeta.it!
Non è sempre tutto semplice 🤑
Tutti abbiamo più o meno idea della quantità di notizie false che si trovano online. Corsi, webinar a pagamento, finti guru e chi più ne ha più ne metta. Specialmente sull’argomento “finanza personale”, è possibile trovare di tutto.
Si vendono corsi e libri per la libertà finanziaria, per andare in pensione prima, per guadagnare comodamente seduti sul divano, con un paio di click e magari da una villa a Dubai. I classici dropshipping, trading automatico e marketing digitale sono i lavori più presi di mira.
Non fraintendermi sono certamente lavori redditizi, ma non nelle modalità con cui falsamente vengono presentati.
I soldi facili non esistono. ⚠️
I segreti da milioni di dollari che cercano di vendere online nemmeno, dal momento che se un segreto lo dici a tutti non è più un segreto.
Ahimè non esiste un modo per non fare niente e guadagnare, l’avrebbero già adottato tutti.
Bisogna informarsi, cercando di districarsi tra le informazioni, parlare dell’argomento, condividere. Studiare i primi passi da muovere con calma, senza la stupida fretta di “far soldi” senza neanche un motivo.
Non credere a tutte quelle favole che cercano di propinarti dove sembra basti studiare poco, sapere una parte del tutto e il resto male.
Serve dedizione, tempo, approfondimento e anche passione.
Da dove inizio?
Per iniziare ad informarti sull’argomento, ti consiglio sicuramente di passare sul sito quellocheconta.gov.it.
Si tratta del portale dell’educazione finanziaria istituito dal ministero dell’economia. Se cerchi qualche informazione base o hai dei semplici dubbi puoi navigare sul sito e la maggior parte delle volte troverai quello che cerchi.
Le informazioni sono però un po’ a se stanti, definizioni e qualche pillola da ricordare, non ci sono molti spunti.
Il secondo sito è money.it, uno dei siti più famosi di economia e finanza in Italia.
Qui trovi notizie aggiornate ogni giorno riguardo all’economia reale e ai mercati finanziari e molti approfondimenti per svariati temi quali “fisco e tasse, green, fintech, lavoro e diritti.. “.
Molto facile da navigare e consultare. Presenta anche un’area riservata per qualche funzione in più, ma che non risulta essenziale.
Infine, se sei un ragazzo/a under 25 e vuoi imparare e curiosare qualcosa sul mondo dell’economia e della finanza personale non andare lontano, ti ricordo che EcaTeta nasce proprio con questo scopo!
Avvicinare i giovani all’educazione finanziaria e all’economia in generale i modo semplice, insolito e originale.
Per farti un’idea, parti dalle Stories!
Grazie per aver letto l’articolo e alla prossima settimana! 🖐🏽
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Fonti:
CNBC
CNBC
Proiezionidiborsa
Sole24Ore