Google tempo fa ha annunciato la nascita di un nuovo corso di laurea che durerà sei mesi.
La notizia, che ha destato curiosità e interesse nel mondo dell’istruzione digitale e non, presenta molteplici incognite che verranno probabilmente svelate quando sarà dato il via al progetto, e con il passare del tempo.
Cosa vuole fare Google? I corsi, intensivi ed economici, (il costo ammonta ad un massimo di 300 dollari) dovrebbero consentire agli studenti di acquisire skills digitali che, nella loro specificità, possano essere appetibili sul mercato del lavoro. La varietà di corsi che saranno presto disponibili sulla piattaforma del colosso americano, avranno una durata massima di sei mesi.
Sembrerebbe un periodo di tempo troppo stringato,
ed è proprio questo uno dei fattori che desta contemporaneamente ammirazione e preoccupazione tra i giovani, che non possono fare a meno di interrogarsi circa la validità della nuova laurea offerta da Mountain View.
l’incertezza circa la validità
Le correnti di pensiero circa la validità dell’offerta formativa sono contrastanti: da una parte, coloro i quali vi guardano come a un’opportunità per le università tradizionali (timorose di una possibile ascesa dell’università online) di migliorarsi; dall’altra, si trova chi vede questo nuovo progetto di Google come un attacco aperto all’istruzione tradizionale. Google è infatti convinto di riuscire ad offrire un’istruzione meno teorica e più efficiente. Non si tratta di una offerta, ovviamente, comparabile con un percorso triennale o quinquennale come quello dell’università tradizionale. Tuttavia, l’innovazione proposta dai manager di Google appare come un’attraente alternativa “smart” per giovani (e non) che vogliono essere più preparati e acquisire conoscenze dettagliate su specifici argomenti.
Così come Google anche molte altre sono le piattaforme che tendono a fornire dei corsi online dedicati allo sviluppo di una particolare materia o skill. Tra queste sono da annoverarsi ad esempio Coursera, edX o Udemy. Tutti questi corsi, alcuni più validi di altri, possono essere acquistati ad un costo relativamente basso e, se seguiti con serietà e apprensione verso gli argomenti possono rivelarsi fondamentali per arricchire la propria persona.
la promessa
La promessa che sta portando tanti giovani ad interessarsi attivamente alla proposta di Google è la seguente: l’impresa di Sundar Pichai promette un lavoro ben pagato a coloro che si dimostreranno intraprendenti nello svolgimento del corso, paradossalmente “laureandosi a pieni voti”.
Google, inoltre, non si limiterebbe ad offrire lavoro ai giovani studenti, bensì terrebbe conto delle ambizioni di quest’ultimi cercando di aiutarli nella ricerca del “posto di lavoro ideale”. Questa proposta realizzata anche da altri colossi dell’educazione online appare particolarmente allettante per gli studenti che saranno certamente più improntati a mettersi in mostra.
Il nome ufficiale dei corsi offerti da Mountain Vie è “Google Career Certificates”, definiti altresì come corsi di alta formazione.
In un contesto colmo di incertezza sono già molte le università che stanno cercando di realizzare accordi e partnership con il colosso americano, notizia che appare avvalorare le ipotesi circa la sua validità.
gradualità studiata
Il percorso che ha portato a questa scelta forte e intraprendente, che dai più può, addirittura, essere considerata azzardata, è stato, però, graduale: Google ha proposto i suoi corsi prima su Coursera (piattaforma di corsi online) e poi sulla piattaforma “Google digital garage”.
L’area di attinenza di questi corsi è prettamente orientata sul mondo digitale: Google, infatti, sempre attento alle esigenze del mercato, ha notato la mancanza di figure specializzate nel mondo della tecnologia (uno studio della Commissione Europea stimava a tal proposito la mancanza di circa un milione di lavoratori specializzati nell’IT nel 2020) ed ha deciso contemporaneamente di ridurre la disoccupazione, o per lo meno tentare di farlo, cercando di offrire una soluzione 2.0 meno lunga ed impegnativa rispetto ad una laurea tradizionale.
Se con questa decisone Google cambierà il settore universitario o ancor meglio quello lavorativo è incerto, ma Pichai, Ceo del colosso americano, e poco tempo fa sotto investigazioni dell’Antitrust, rimane un visionario ed un manager pronto, ancora una volta, a stupire il mondo.
Cosa trarne
Il consiglio da trarre dal colosso americano è certamente uno. In un contesto di incertezza portata anche dalla pandemia che stiamo vivendo, appare di fondamentale importanza comprendere quali sono le esigenze di mercato e quale sarà la richiesta di skill e competenze dei lavoratori prima di intraprendere una decisione circa il corso da seguire.
In definitiva ogni decisione è una scelta ed un investimento, e, dopo aver analizzato la validità del corso da seguire, si può essere convinti che si tratterà del migliore investimento possibile perché fatto su sé stessi.
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